ChangeTheGame, in collaborazione con Nielsen e Terres des Hommes, ha presentato la prima ricerca quali-quantitativa sul fenomeno degli abusi e dei maltrattamenti in ambito sportivo in Italia. La ricerca, condotta in sei Paesi Europei e sostenuta dal Consiglio d’Europa, ha coinvolto 1446 atleti e atlete dai 18 ai 30 anni. Il progetto è stato supportato finanziariamente dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Consorzio Vero Volley, di Terre des Hommes e dalla Fondazione Candido Cannavò per lo Sport.
La ricerca ha ottenuto la validazione del professor Mike Hartill (Department of Social Sciences for Child Protection & Safeguarding Edge Hill University, Lancashire), direttore del Comitato scientifico di “CASES” e anche di quello italiano, composto da esperti e rappresentanti di diverse Istituzioni tra cui: Stefano Ferracuti, Professore ordinario di Psicopatologia Forense (Università La Sapienza); Stefania Pizzolla, Dirigente del Servizio Comunicazione, Eventi Sportivi, Studi e Ricerche del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri; Paola Pendino, Magistrato del Tribunale di Milano; Paolo Ferrara, Direttore di Terre des Hommes; Rocco Briganti, direttore generale Specchio Magico Cooperativa Sociale Onlus/CISMAI; Fabio Iudica, Avvocato e Docente di diritto sportivo; Sara Landi, Responsabile nazionale Area Psicologica FIGC-SGS; Paolo Emilio Adami, Medical Manager Health and Science Department Word Athletics (Monaco); Benedetta Barchielli, psicologa (Università La Sapienza) e Daniela Simonetti, Direttrice organizzativa del Comitato Scientifico e Presidente di “Change The Game”.
I risultati riportano che il 38.6% (n = 558) del campione ha subito una violenza nella pratica sportiva prima dei 18 anni. La forma più comune di violenza all’interno dello sport è stata la violenza psicologica (30.4%), seguita dalla violenza fisica (18.6%), la negligenza (14.5%), la violenza sessuale senza contatto fisico (10.3%) e la violenza sessuale con contatto fisico (9.6%).
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